lunedì 20 gennaio 2014

Recensione: Marica tu

Sceneggiatura Julian Almanazan, Disegni Alfonso Casas
Amori precari

Marica tù, graphic novel del duo spagnolo Almazan-Casas, racconta con i toni della commedia sentimentale ed un mix di disincanto ed ingenuità le vicende sentimentali di Juliàn, trentenne omosessuale madrileno, alle prese con la difficoltà di fare convivere il sogno pop-romantico di un grande amore con la realtà.
L’omosessualità di Julian è un dato di fatto ed il fumetto infatti più che concentrarsi su questa, affronta la tematica delle relazioni omosessuali.
La cultura pop ha un ruolo fondamentale nel romanzo che ne è pieno di riferimenti, primo fra i quali sex & the city con il quale ha in comune molte tematiche, a tal proposito è impagabile la sequenza di apertura in cui si gioca con i clichè delle commedie romantiche.
Le relazioni di Julian sono tutte più o meno fallimentari: scopamicizie, tradimenti preventivi, ed  altri eventi che non anticipo costruiscono il quadro di una generazione alla ricerca dell’amore ma incapace di viverlo se non a “tempo determinato”, ci si scontra infatti in maniera ripetitiva sempre con le stesse dinamiche sentimentali, senza riuscirle ad affrontare, questione che credo riguardi in generale i giovani di qualunque orientamento sessuale.
Con l’eccezione delle prime pagine il fumetto è in bianco e nero; Casas usa un tratto sottile e pattern piatti per arricchire le superfici dei tessuti o dei materiali, ha una grammatica rappresentativa ben strutturata ed un bellissimo tratto per definire personaggi, ambienti e farli interagire. Unici difetti: la somiglianza dei personaggi tra loro e un goffo inserimento di fotografie in alcuni fondali.
La composizione delle vignette fa spesso pensare al manga, ancora di più quando nei momenti comici il protagonista viene deformato e reso in maniera caricaturale

 Leggero ma denso, divertente e malinconico, Marica tù è una piccola chicca da non farsi scappare, disegno e sceneggiatura lavorano in perfetta sinergia.
Per ora esiste solo in spagnolo, se potete, date un'occhiata ai disegni di Alfonso Casas Moreno.
Qui il suo blog: http://alfonsocasas.blogspot.it/

martedì 14 gennaio 2014

Recensione: In Italia sono tutti maschi



Sceneggiatura: Luca de Santis, Disegni: Sara Colaone

Una graphic novel sul confino degli omosessuali durante il fascismo


All’immensa produzione letteraria dedicata alla Shoah, cui anche il fumetto ha versato importanti contributi (Maus in primis), ne corrisponde una minore sulle altre minoranze vittime dei regimi totalitari del novecento. L’impellenza di raccontare, in particolare negli omosessuali è infatti spesso mancata, sopraffatta da un bisogno di dimenticare, per molti, infatti la condizione di vergogna e di marginalità non si è conclusa con la fine della guerra.
In Italia sono tutti maschi, espressione con la quale Mussolini liquidò, negandola, la questione omosessuale, è il titolo di questo fumetto che racconta una pagina della nostra storia poco conosciuta e di cui si hanno rare testimonianze.
Il Racconto descrive l’esilio degli omosessuali alle isole Tremiti,  direi che la storia di De Santis inizia laddove Il capolavoro di Ettore Scola “Una giornata particolare” finisce.
Buona parte degli eventi narrati si basa sull’intervista di Giovanni dell’Orto ad un reduce delle Tremiti, pubblicata nel 1987 sulla rivista Babilonia, e si sviluppa attraverso la videointervista di due giovani documentaristi all’oramai anziano superstite Antonio Angelicola detto Ninnella, con il quale cercano di ricostruire gli eventi ripercorrendone i luoghi.
La storia, commovente, contempla amori, passioni e momenti di leggerezza e di quella sfrontatezza “scostumata” che caratterizza spesso la cultura omosessuale.
Se per alcuni il confino ha rappresentato un periodo di stenti, per altri è stato infatti un momento di comunione, alternativa ad una condizione di isolamento.
L’autrice adopera un tratto spigoloso e di grande espressività che in qualche modo ricorda i lavori di Chester Gould e di una certa tradizione americana: profili virili, mascelluti e lineamenti sintetizzati con poche linee.
Il colore è applicato sulle chine digitalmente, con pennellate seppia in riferimento alle fotografie d’epoca, l’uso del colore è piuttosto freddo, poco mediterraneo.
I volti espressivi e la composizione delle scene molto scarna, danno il meglio di sé nei siparietti comici, ed in scene come quella iniziale dell’adescamento ma le tavole più belle e poetiche trovo siano quelle senza colore, a doppia pagina, che intermezzano momenti salienti della storia.
L’opera ha avuto riconoscimento sia di critica (premio Micheluzzi) sia di pubblico ed è stata premiata con una buona distribuzione in Italia e all’estero.
Consiglio vivamente l'acquisto.

martedì 7 gennaio 2014

Underwater loves: Sailor and merman

inspired by Matt Howorth’s lovely work

Underwater Loves: Gay Pirates

And I'll love you still in hell

Illustration on the beautiful song "gay Pirates" by cosmo Jarvis, clicking here you can hear it and watch the video. This song moved me, so I decided to put it in this outgoing serie of illustrations that i called "underwater loves". What could be next subject? I accept suggestions. (if you can help to write in a better english, I'll be glad :-D)

Illustrazione ispirata da una bellissima canzone di Cosmo Jarvis dal titolo Gay Pirates, cliccando qui potete ascoltarla e vederne il video. La canzone è molto struggente, me ne sono innamorato e quindi non poteva mancare in questa serie di illustrazioni che ho deciso di chiamare "underwater loves", quale sarà il prossimo soggetto? accetto anche suggerimenti.